Ritiro del piano particolareggiato - 29-03-02 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

 

da Il Sannio Quotidiano del 28 marzo 2002.

 

Telese Terme / Lo schieramento di Bertinotti presenta osservazioni sullo strumento urbanistico «Area Mercato»

 

RC chiede il ritiro del piano particolareggiato

 

«Le critiche più evidenti: inosservanza delle leggi vigenti, aumento degli indici di fabbricabilità»

 

Rifondazione comunista si oppone alla variante piano particolareggiato «Area Mercato» e chiede alla responsabile dell'area tecnica del Comune di Telese Terme, al direttore generale, alla commissione edilizia e al sindaco di pronunciarsi su alcune osservazioni ed opposizioni presentate in una relazione e «di ritirare il piano particolareggiato e la ripresentazione di una nuova proposta pienamente corrispondente al dettato delle leggi urbanistiche vigenti».

 

In cinque pagine di relazione, il segretario del circolo «Vera Lombardi», Eduardo Di Mezza, mette in evidenza alcuni aspetti. Intanto quella relativa «alla mancata emissione del decreto regionale di approvazione che priva il piano regolatore generale vigente di ogni valenza giuridica, con conseguente vigenza delle norme di salvaguardia».

 

Rifondazione critica il ricorso alla procedura del silenzio-approvazione, come decretato, definendola illegittima. La possibilità, secondo la relazione, è riservata unicamente ai Comuni classificati come «disastrati» o come «gravemente danneggiati»in seguito al sisma dell'ottanta. Telese Terme non rientra in questi Comuni, bensì tra quelli considerati semplicemente «danneggiati».

 

Poi, riferendosi specificatamente alla variante «Area Mercato», il segretario Di Mezza fa rilevare la mancanza di riferimento alle leggi in materia ambientale e di pianificazione.

 

Rimarcata l'assenza di un'analisi del rapporto tra il già costruito ed il costruibile, del quadro sinottico relativo agli spazi verdi, delle attività collettive, dei parcheggi e gli insediamenti residenziali. Commerciali o di altro genere.

 

Secondo il parere di Rc, «i pochi cenni fatti dal progettista, sono riferiti a presunti incrementi demografici nella zona interessata che oltre ad essere privi di qualunque dato oggettivo di supporto, sono comunque di scarsa rilevanza per giustificare una atipica utilizzazione degli indici plano-alto- volumetrico».

 

Il piano particolareggiato andrebbe a suggellare un considerevole sbilanciamento del carico urbanistico, poiché il risultato ultimo della variante sarebbe la costruzione di 104 nuove unità immobiliari, con una lievitazione dei volumi e delle superfici residenziali e commerciali.